giovedì 12 marzo 2015

GITA A TORINO

Si è conclusa ieri la nostra esperienza di 2 giorni a Torino. Si è rivelata un'uscita veramente stupenda e difficile da scordare. 
Ma partiamo da mercoledì 10 marzo, ore 7.00 tutti in partenza alla volta della città. Nonostante il lungo viaggio, in men che non si dica alle 11.30 arriviamo a Torino e ci rechiamo al Lingotto, ex stabilimento della FIAT dove abbiamo potuto visitare la Pinacoteca Agnelli all'interno della quale vi è ospitata una collezione d'arte che ospita quadri del calibro di Picasso, Modigliani, Canaletto, Belloccio. La struttura della pinacoteca detta "scrigno" si trova all'ultimo piano del Lingotto ed è stata progettata da Renzo Piano. Terminata la visita tutti a pranzo. Nel primo pomeriggio ci dirigiamo verso centro città facendo tappa allo Juventus Stadium e alla Chiesa del Santo Volto.
Arrivati in centro ci rechiamo alla Mole Antonelliana all'interno della quale è ospitato il Museo del Cinema. Durante la visita abbiamo ripercorso passo dopo passo tutto il processo di invenzioni che pian piano hanno portato alla nascita del cinematografo dei fratelli Lumiére. Ormai è buio e ci ritiriamo in albergo per prepararci per la cena. 
Dopo aver cenato alcuni di noi con i professori hanno fatto un giro in centro fermandosi in un bar a bere qualcosa tutti in compagnia. Dopo di che siamo tornati in albergo dove abbiamo passato la notte.
Il giorno successivo dopo aver fatto colazione siamo andati a Palazzo Carignano all'interno del quale vi è ospitato il museo del Risorgimento. Durante il percorso nelle 30 sale adibite abbiamo potuto vedere vestiari, armi, stendardi, quadri, sculture e la sala dei Deputati Subalpina. Terminata la visita tutti a pranzo in centro città e nel pomeriggio fino alla partenza per il ritorno abbiamo potuto girare liberamente nella complesso cittadino.
Dopo aver concluso quest'esperienza posso dire di essere in una classe veramente bella e unita, anche se in certi momenti non sembra. E' stata un'esperienza veramente magnifica, istruttiva e memorabile. Non mi resta che ringraziare tutti, compagni e professori.

Alcune foto dell'esperienza scattate da Luca Santarelli:

Centro di Torino

Camera dei Deputati Subalpina



giovedì 5 marzo 2015

REGOLA DEI TERZI

Dividendo l’immagine in terzi e ponendo il soggetto in uno dei punti di intersezione delle linee immaginarie ottenute, si ritiene che l’immagine risulti più dinamica (rispetto ad una composizione che pone il soggetto al suo centro), ma armonica al tempo stesso.
Oltre al posizionamento del soggetto, la regola dei terzi viene utilizzata anche per valutare il posizionamento dell'orizzonte nei dipinti o nelle fotografie panoramiche, secondo la tesi per cui un orizzonte a metà dà la stessa importanza al cielo e al paesaggio, effetto in genere non voluto.
Secondo la regola dei terzi all'immagine va “idealmente” sovrapposto un reticolo composto da due linee verticali e due linee orizzontali (linee di forza), equidistanti tra loro e i bordi dell'immagine. L'immagine viene quindi divisa in nove sezioni uguali: il riquadro centrale prende il nome di "zona aurea" ed è delimitato dai quattro punti di intersezione delle linee (punti di forza, punti focali o fuochi). Questi sono i punti in cui l'occhio si concentra maggiormente dopo aver “guardato” il centro dell'immagine e dai quali raccoglie maggiore 
informazione.
Ecco alcuni esempi dove la regola viene applicata: